Bianchi Pomeriggi

martedì 18 dicembre 2007

a C.B.

più volte t'ho cercata
ad allietare i miei umori
seduto ai margini di un tempo passato

intanto torna, nostalgico
il sapore del mare

rinchiuso a volere
in stanze di cristallo
e tu: "non muoverti che sbagli"

a camminare sui vetri
mi son detto
non si lasciano tracce alcune

vuoi sapore di me?
scusa, vuoi sapere di me?
sono meglio di quello che credi
per ora, questo ti basti

ho strappato ancora un sorriso
come pagina scritta a metà

pomeriggi ad ascoltar le tue voglie
poi di corsa nel vento
a nasconder le lacrime nel freddo

guardi fuori e aspetti
un sole d'inverno che ti scaldi
ma nevica adesso sul libro
e nevica adesso sul divano
guardi fuori e comprendi
bianco il cielo di Milano

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Immagine di uno stato d'aninmo 3.1

sabato 8 dicembre 2007

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Strade d'autunno

mercoledì 14 novembre 2007

Sono tornato dal tanto atteso viaggio. Passeggiare per i boschi dell’infanzia mi ha sicuramente fatto bene. Direi importante tassello per ritrovare se stessi. Senza rischiare di rendere tutto egocentrico, la conoscenza del se è fondamentale per collocarsi tra gli altri… trovare un posto nel mondo.
La fine è un buon inizio o il fine è il vero inizio?
Ho cercato tra i ricordi il ricordo di quel che avrei voluto essere. Immagine ormai sbiadita dai troppi se e dai troppi ormai… è andata così.
Periodo oltremodo nostalgico. Abbracci con vecchi amici a ricordar le colpe condivise. Negli occhi un commosso arrivederci a presto… lasciando in pegno il tacito interrogativo sul come siamo cambiati. Eppure sono sempre lo stesso, almeno credo. Ancora non declino il ricordo al passato: abbiamo vissuto. Non credo di aver finito, pensando alle innumerevoli alternative di scelta.
Per fortuna, per scelta o per incapacità, decido ancora io per me stesso mentre c’è chi tiene a bada richieste esose e mi confida che gli stanno presentando il conto e che c’è poco da fare contro la lobby dei parenti della sposa.
Penso a quest’autunno soleggiato e mi preparo al consueto consuntivo. Penso di più, non c’è dubbio (?), servirà poi a qualcosa?
Sono in tanti, ho saputo, a chiedersi il mio andare. Non lo avrei detto e mi commuovono certe confidenze. You care.
Ironicamente sono sempre più distratto. Dimentico o perdo le cose, proprio adesso che suppongo, dopo un lungo cercare, di aver trovato qualcosa tra le tante strade d’autunno.

Post scriptum: Rivederti in piedi amico mio è valso il viaggio.

Il virgolettato è oggi una citazione visiva.



A presto
Emme

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Cuspide

lunedì 15 ottobre 2007

Niente azioni eclatanti questa volta. Dovrò scrollarmi di dosso questo senso dell’incompiuto. Quello che c’era da fare in fondo è stato fatto. Avevo avuto preveggenza di quel Tram di corsa giù dal via Aldovrandi, e io incastrato tra le rotaie. Inutile attesa di un po’ di tenacia, di un invito a restare o di un semplice messaggio. Quando tutti parlano sottovoce è difficile intendersi. E allora perchè rischiare di sbagliare?
Meglio muoversi per sicure sponde. A pensarci bene, meglio la tanto odiata mancanza di considerazione che il limbo del perché no, a chiedersi il motivo del doversi sempre adoperare a persuadere. Fatica a molti altri risparmiata. Detto così, anche prescindendo dalle ovvie circostanze, non vi è nessuna occasione mancata. Riesco quasi a pensare che in qualsiasi altro momento, senza distanze frapposte, sarebbe stato lo stesso.

Ma come sempre è difficile trovarsi d’accordo:

Mi ritrovo a discutere con me stesso, ma riesco a smettere prima di non rivolgermi più la parola


Perenne atteggiamento del rimandare a domani le mie impertinenze! Eppure sarebbe bastato allungare una mano. Adesso, nell’ottica del tanto non c’è niente da perdere, ho assunto quasi le sembianze di un sibilo insistente e fastidioso. Inconcludente e nauseante eccesso di cortesia, tra l’altro ricambiata da esasperante gentilezza! Seppur sagace (qualche bel colpo l’ho piazzato) è la presa di coscienza della quasi totale inettitudine che ha la meglio sull’intraprendenza.
Ho deluso i tanti che aspettavano esiti positivi. Questa è la volta buona avranno pensato …
Ma tutto sta assumendo i tratti di un passato ormai remoto, relegato a dei luoghi già troppo lontani. E pensare che sono bastati pochi passi in centro per allontanarsi tanto ed è ormai troppo tardi.
Mi rimane soltanto una giacca anni ottanta e il fardello di un bacio mai dato.

Adesso? Ne trarrò forse insegnamento? Nel dubbio rispondo come meglio riesco:

- Tu di che segno sei?
- Sono cuspide … tra sagittario e capricorno
- Ma dai? Allora di tutto un po’?
- Si. Se cerchi bene troverai anche del Toro in me!


Ma sembrano tanto lontani quei tempi!

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Aspetti invano un gesto

martedì 2 ottobre 2007

a S.R.

aspetti invano un gesto
un verso
ma ho poche parole per te
che mi cammini accanto

cogli una foglia dal muro
d’istinto
la conservo tra i buoni ricordi
di una sera d’autunno

mi hai sentito chiamarti
di corsa
tra le stanze del palazzo
sono nell’ombra, vedi?

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Immagine di uno stato d'animo 3.0

martedì 25 settembre 2007

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Servo della gleba

giovedì 13 settembre 2007

Parte un nuovo giro di giostra… il momento migliore è il salire lento verso l’ignota vetta. Adesso quasi già mi annoio. Mi resta comunque il premio per la simpatia da incorniciare in memoria dei bei tempi.
Molti propositi sono stati quanto meno iniziati, e forse poco importa se il racconto è rimasto a metà… tengo lo stesso impegnata la mente.
Vi risparmio i racconti di viaggio e le diapositive dell’estate. Sono stato bene e di risate ce ne sono state, ma purtroppo ho lasciato dietro qualcosa di irrisolto.
Sarà questo a farmi tornare? O sarà questo a non farmi tornare, rilegando la partenza ad un perenne rimandare, adagiato sul “prima o poi” per riscattare sentimenti di nostalgia? Forse aver nostalgia è proprio aver sempre qualcosa da fare da un’altra parte?
E pensare che ero stato accorto nel non farmi coinvolgere… adesso, visto che non è più tempo di “espressi notturni” o di “sassi alla finestra chiusa”, continuerò a crogiolare i miei pensieri assieme ai ma, ai se e ai però. E sono diventato abilissimo nel girarci intorno, schiavo dei discorsi fatti fra le righe ma ben consapevole che a tutti è chiaro di cosa parliamo quando parliamo… .
Non riuscire a comunicare sembra quasi un’illusione anche perchè esiste uno stadio successivo a quello della comprensione:

“se fossi più esplicito potrei dirti qualcosa […], però ti leggo.”


Adesso mi preparo ai prossimi giorni da solitario commensale, a sentirmi, forse, ancora una volta fuori luogo o a consolarmi per l’apparente scampato pericolo:

“allora che fai ci raggiungi?”
“no, non lo so… dovrei andare in Toscana a prendere i nonni delle mia ragazza”
“ne resterà soltanto uno.”


Emme, che legge di più ma che ha promesso di scrivere.

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sun back home

lunedì 6 agosto 2007

Tra un viaggio e un altro posto due righe per dire che ci sono.
Rimando a settembre sunti e riassunti, per adesso fervono preparativi.

Ho bisogno di spazi più ampi per il mio karma...
... andrò a vivere in un loft.


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Un romantico a Milano 2

venerdì 22 giugno 2007

Mi sono messo d’impegno oggi perché urge un aggiornamento, up-date della situazione.
Distratto quanto mai negli ultimi tempi mi sono lasciato andare a facili coinvolgimenti e sentimentalismi.
Interessante digressione infondo.
Almeno ho tenuto impegnata la mente, almeno quella.
Comprese le mie intenzioni, tutto sembra concludersi con una precisazione. Sembra, perché la subordinata è rimandata alle prossime puntate:

sono lusingata, però…


Le stanze d’albergo sono luoghi ideali per pensare. Aiuta senz’altro quella sensazione di estraneità, di non-luogo. Tento invano di attribuire però un significato a me conveniente.

tempo non mi parea da far riparo
contra colpi d’Amor: però m’andai
secur, senza sospetto; onde i miei guai
nel commune dolor s'incominciaro.


Adesso mi si presenta un nuovo inizio. Sarà una torrida estate, questo è certo.
Ho deciso di andar leggero lasciandomi dietro le cose inutili. Sarà un buon inizio?

A presto
Emmne con una nuova chiave per il caffè

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Primavera inoltrata

giovedì 10 maggio 2007

Ho trascurato di trascrivere gli eventi riprendendo la malsana abitudine di fissarli nella mente.
L'episodio fissato nella mente rimane presente... latente di giorno e nitido nell'imbrunire...
Ho ripreso a dormire poco tra pensieri che acciaccano lo spirito e acciacchi che costringono a riflettere e soprattutto ad ammettere.

Allora passo pomeriggi assonnati a guardar squarci di cielo dalla finestra.
Mi perdo nell'intensità di un unico pensiero.

Stratega fallito, so che c'è poco da pianificare e alla fine mi abituerò all'idea di essere l'ultimo dei pensieri.

Nel frattempo ho smesso di mangiare... e gli sbalzi d'umore sembrano giustificati... almeno questo!

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Latitanza

mercoledì 18 aprile 2007

L'unico modo di fatto è quello di ammettere di aver preso un abbaglio.
Il mio è stato senza dubbio un errore di valutazione... e pure io avrei dovuto vedere , in fondo è il mio mestiere... scorgere gli atteggiamenti latenti... gli individui non sono quello che dicono di essere, cazzo! è roba da primo anno!

Ecco che vuol dire adagiarsi sulla comodità di un approccio privo di sospetto, sicuro (apparentemente) e privo di senso critico.

Ecco..

Intanto mi vedo come un personaggio di certi film francesi, dove nulla accade, dove la tragedia sembra essere sempre imminente...
dove la vita passa sopra la tragica normalità del susseguirsi degli eventi guarniti con dialoghi tra personaggi incapaci di comunicare.

Incapaci di comunicare.

Per strada mi ritrovo a recitare immaginari dialoghi, sto peggiorando. Che fare se la realtà si confondesse?
Potrei ritrovarmi a dire quello che penso sul serio. Vulnerabilità che mi spaventa oltremodo.

- vedo che sei particolarmente attento alle cose che dico
- aspetto che tu dica qualcosa che mi deluda, ma temo che non accadrà

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immagine di uno stato d'animo 2.0

venerdì 6 aprile 2007

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Incipit

giovedì 5 aprile 2007

- la mia vita sentimentale è un disastro

So che i più a questa affermazione stanno già sbuffando. In realtà sembra una di quelle frasi vuote che si sentono nei film di cassetta. Quelle affermazioni che non ti sogneresti mai di dire ne di pensare. Riflettevo qualche tempo fa su quanto estemporanei e totalmente svincolati dalla realtà siano certi dialoghi nei romanzi o nei film. Facendo zapping mi sono soffermato su “quando arrivano le ragazze” di Avati. Per chi non lo ha visto si tratta di un triangolo amoroso dove due uomini, uno fico e uno tendenzialmente sfigato, amano la stessa donna, e alla fine uno dei due la prende in saccoccia. Comunque sia, il dialogo era tra lui e lei. Oggetto del contendere un invito ad un concerto dell’altro. Faceva più o meno così:

Lui: che vogliamo fare con quest’invito?
Lei: e che vuoi fare? Ti dico io che facciamo (getta via l’invito)
Lui: perché non vuoi andare?
Lei: tu perché ci vuoi andare?
Lui: Bhè… mi sembra importante
Lei: Non mi sembra il caso
Lui: Tu hai paura
Lei: Cosa?
Lui: tu hai paura di vederlo perché ancora ci pensi
Lei: ma tu sei fuori!
Lui: scusami…
(vanno al concerto)

Bhè… nella vita vera, quella vissuta, nella mia vita almeno le cose sarebbero andate così:

Lui: perché non vuoi andare?
Lei: tu perché ci vuoi andare?
Lui: cazzo vuol dire? L’ho chiesto a te… comunque mi sembra importante
Lei: Non mi va di andare
Lui: e sei una troia
Lei: come?
Lui: lo sai benissimo, è inutile dirlo… pensi ancora a quello stronzo, ergo…
Lei: ma vaffanculo!
Lui: ma vaffanculo tu!
(segue scenata, forse scopata… e poi vanno al concerto)

Diciamo che questo è vero solo nelle intenzioni, perché quando poi conta davvero solo in pochi con se stessi riescono ad esser fedeli, sinceri ed onesti fino in fondo… è inutile citare la fonte come quasi inutile è riportare il dialogo, ma il mio è solo un misto di invidia, ammirazione e rispetto:

Lei: Che hai?
Lui: …
Lei: Dai…
Lui: è che sei una troia e io un coglione che non ti ho ancora scopata!
Lei: …

Tuttavia, tornando alla frase di prima “la mia vita sentimentale…”, mi sono accorto che di fatto è un frase che a me non verrebbe mai di dire, neanche a me stesso. Non che non ce ne siano le ragioni, anzi… si sta perpetrando un tale catastrofe o ecatombe dalla quale non riesco proprio a venirne fuori, essendo totalmente incapace di prendere decisioni tali da controllare anche solo in parte gli eventi. Comunque sia, vorrei sapere chi si guarda allo specchi e sospirando dice: “la mia vita sentimentale è un disastro”. Io di solito mi guardo allo specchio, serio, deciso, dritto negli occhi…. e mi mando a ‘fanculo!

Ho notato comunque che ad ogni liberatoria imprecazione corrisponde sempre un nuovo inizio dettato da una voglia di reagire, di riscatto, di vendetta.

Saluti, Emme.

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immagine di uno stato d'animo 1.1

mercoledì 21 marzo 2007

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Spirto guerrier

martedì 13 marzo 2007

Sono stato impegnato a prendere decisioni importanti anche se in fondo lesto a nascondere la mano dopo aver lanciato il sasso.

Incontrare qualcuno per strada rafforza il senso di appartenenza?

Stranamente circondato da gente che decide e soprattutto da gente che parte e che arriva, ho cercato come sempre segni e suggerimenti nel quotidiano, ma ormai non riesco quasi più a leggere tra le righe. Decisamente è la pigrizia che ha avuto la meglio.

Troverò adesso il tempo di tinteggiare? Di comprare un letto decente?

Intanto, in un eccesso di euforia sono passato in Farmacia. 5 Euro e 20 buttati, per una confezione da tre (non esageriamo...) già finita nel cassetto assieme alle ultime speranze.

Tuttavia l'inverno sta per finire, almeno sulla carta... e ho già gli occhi rossi, ma sono mali di stagione... allergia alla primavera.

- Bhè, che hai deciso?
- lo spirto non torna mai su i suoi passi

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immagine di uno stato d'animo 1.0

mercoledì 21 febbraio 2007

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Un romantico a Milano

lunedì 19 febbraio 2007

I treni mi rendono sempre un pò nostalgico e riflessivo, a tratte un pò malinconico.
I viaggi spesso anticipano decisioni da prendere o ci si ritrova decidere guardando case che scappano veloci.

- Cosa fuggi non c'è modo di fuggire...

Dice B. che quando cammini su un sentiero vincente... quando le cose girano bene, quando ti accadano cose importanti,
allora gli altri se ne accorgono. È inevitabile. Anche se non ti senti, per chi ti circonda, sei una bella persona. È qualcosa che ha a che fare con il Karma. (questo concetto, anticipo, sarà trattato ad hoc da qui a breve)
Non so che dire... può darsi anche che la mente impegnata a pensare sul da farsi, sulle decisioni da prendere... mi abbia reso insolitamente silenzioso, predisposto ad un passivo ascolto, misterioso e un pò pensatore romantico...

... comunqe sia:

- se ti conoscessi meglio ti bacerei...

Inaspettato coraggio o desiderio di un condannato a morte?

- ...

Torno a casa fischiettando cori da stadio
Queste cose fanno star bene, adesso è ora di dormire.
A domani le decisioni sul da farsi.

Emme

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Spaccacuore

martedì 13 febbraio 2007

La mancanza di coraggio, la viltà, l'incapacità di intraprendere una qualsivoglia reazione assume i contorni di una esasperata cortesia.
Cortese al punto da pensare che sarebbe farle un torto costringerla ad accollarsi un vecchio trombone come me visto che lei va veloce...
E dire che, ora che c'è lui che si è scomodato da tanto lontano, è giusto aspettare un giorno o due per avere notizie...

È infatti cortesia, e anche altruismo, riconoscere che è giusto che qualcuno sia preferito a me e che se questo qualcuno è anche un amico, ben venga... e quest'amaro in bocca sarà sicuramente passeggero e mi verrà resa giustizia prima o poi... mha!

La verità è a proposito anche in quelle sincere parole dette ieri l'altro:

"Ma tu rimedi sempre le donne per gli altri? ... ma a te quando ci pensi?"

In realtà cerco di non pensarci, almeno non troppo... perchè a pensare sono sempre solo.

Spara! ... Spara per Dio!
(ma in fronte, perchè in petto non mi faccio niente!)

Buon valentino a tutti
Emme

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Isolazionismi

martedì 6 febbraio 2007

Nel tentativo di avere un'idea distaccata degli accadimenti mi soffermo a guardare le cose da lontano, o almeno spero di farlo.

Contingente mi ritrovo a soddisfare, almeno in parte, uno strano bisogno di catartica solitudine.

Inizia così un viaggio a ritroso alla ricerca delle origini... non mancherà cartolina con saluti e/o fotoricordo.

Intanto, come sempre, c'è chi ha scritto meglio di me. Leggetelo

Saluti
Emme

www.ilpiccoloisolazionista.com

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trentanni

mercoledì 10 gennaio 2007

Niente post complicato o illeggibile oggi... vorrei solo ringraziare tutti quelli che sono intervenuti ieri all'aperitivo al Posto delle Fragole.
Grazie per la bellissima serata!
Spero che tutti vi siate divertiti come me.

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Biscotti della fortuna

martedì 2 gennaio 2007

In questi giorni di voluta o forzata solitudine (sono ancora alle prese con i conti di fine anno), ripenso alla telefonata e alla confessione ricevuta qualche giorno fa.

Forse mi torna adesso familiare un anonimo tacchettio presuntuoso sulla via Trinchese ?

Penso che deve essere stato l'avvicinarsi del nuovo inizio d'anno a fargli confessare il misfatto (se tale può dirsi) . Quindi, quale miglior inizio, se non quello privo di sensi di colpa?

Ne ho apprezzato la sincerità anche se il gesto in quanto tale rimane sostanzialmente inutile.

Quello a cui forse non credo, e mi spiace, è il tono affettuoso e di rispettosa attesa.
Ti preferivo prima, quando della possibilità dell'andare all'inferno, rimaneva il timore ma allo stesso tempo la non curanza.

Tuttavia, anche se avevo da tempo rimosso, vorrei ringraziare S. per avermi riportato alla mente piacevoli ricordi di Tori e Toreri. A tal proposito, spero che l'animale abbia potuto prendere il sopravvento, come è giusto che sia.

Adesso aspetto un'altra telefonata (magari a conferma di tutto ciò) e intanto mi rivedo al ristorante cinese... l'amica di lei che mi passa accanto insieme a vecchi ricordi, mentre io, biscotto della fortuna in mano, mi nascondo dietro una tazzina di saké.

"CRACK"

- la fortuna arriverà anche per te

Buon 2007
Emme

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